Identità

Essenza

Mi sono sempre sentito parte di un altrove, anche quando ero a casa. Forse per questo ho imparato a muovermi, a vivere in città diverse, a osservare come si abita il mondo in altre lingue, altre strade, altri ritmi. Non viaggio per arrivare, ma per guardare. In ogni luogo, ciò che più mi attrae non è il nuovo, ma ciò che sta per scomparire: una casa vuota, un'abitudine minima, un gesto quotidiano che dice più di molte parole.

Forastero nasce da questo sguardo. Non è un marchio, ma un'espressione di ciò che sono. Un modo di lavorare che parte da ciò che già esiste, che cerca di intervenire con il minimo necessario e con il massimo rispetto. Un'architettura che non impone, ma ascolta. È una pratica professionale che condivide conoscenza in modo chiaro, perché condividere è un atto di costruzione.

Ariel Fragosa
Architetto

Mi sono sempre sentito parte di un altrove, anche quando ero a casa. Forse per questo ho imparato a muovermi, a vivere in città diverse, a osservare come si abita il mondo in altre lingue, altre strade, altri ritmi. Non viaggio per arrivare, ma per guardare. In ogni luogo, ciò che più mi attrae non è il nuovo, ma ciò che sta per scomparire: una casa vuota, un'abitudine minima, un gesto quotidiano che dice più di molte parole.

Forastero nasce da questo sguardo. Non è un marchio, ma un'espressione di ciò che sono. Un modo di lavorare che parte da ciò che già esiste, che cerca di intervenire con il minimo necessario e con il massimo rispetto. Un'architettura che non impone, ma ascolta. È una pratica professionale che condivide conoscenza in modo chiaro, perché condividere è un atto di costruzione.

Ariel Fragosa
Architetto

La mia storia

Origine e destinazione

Nel corso della mia carriera come architetto, ho seguito un percorso segnato dalla costante ricerca di apprendimento, dall’adattamento a contesti diversi e dall’impegno verso l’eccellenza in ogni progetto. Nato in Argentina e con radici italiane, la mia formazione e la mia esperienza professionale sono state attraversate da una profonda curiosità per l’architettura e le sue molteplici forme di espressione, che mi hanno portato a lavorare e formarmi in quattro paesi: Argentina, Spagna, Italia e Svizzera.

Dopo aver conseguito il diploma di architetto presso l’Università Nazionale di La Plata, ho deciso di ampliare i miei orizzonti accademici e personali con un master a Valencia. Lì ho avuto l’opportunità di acquisire nuovi strumenti di progettazione e confrontarmi con referenti internazionali, esperienze che hanno arricchito la mia prospettiva e consolidato la mia vocazione per il dettaglio e la precisione. Il mio passaggio in studi rinominati e la collaborazione a progetti di grande impatto, come quello realizzato con il Prof. Arch. Pablo Reynoso — esposto alla Biennale di Venezia — mi hanno permesso di comprendere l’architettura come un linguaggio universale, capace di adattarsi e dialogare con realtà culturali e urbane differenti.

Origine e destinazione


Nel corso della mia carriera come architetto, ho seguito un percorso segnato dalla costante ricerca di apprendimento, dall’adattamento a contesti diversi e dall’impegno verso l’eccellenza in ogni progetto. Nato in Argentina e con radici italiane, la mia formazione e la mia esperienza professionale sono state attraversate da una profonda curiosità per l’architettura e le sue molteplici forme di espressione, che mi hanno portato a lavorare e formarmi in quattro paesi: Argentina, Spagna, Italia e Svizzera.

Dopo la laurea presso l’Università Nazionale di La Plata, ho ampliato i miei orizzonti con un master a Valencia, dove ho acquisito nuovi strumenti e dialogato con riferimenti internazionali, esperienze che hanno arricchito la mia prospettiva e consolidato la mia vocazione per il dettaglio e la precisione. Il passaggio in studi di rilievo e la collaborazione a progetti come quelli con il Prof. Pablo Reynoso — esposti alla Biennale di Venezia — mi hanno fatto comprendere l’architettura come linguaggio universale, capace di dialogare con realtà culturali e urbane differenti.

Ogni fase ha rappresentato una nuova sfida: dalla docenza e il mentoring online, alla partecipazione a concorsi internazionali, dove creatività e risposta a problematiche complesse sono state riconosciute con premi in Argentina e Svizzera. Il lavoro in studi svizzeri come Cereghetti-Bruni e CPZ, così come in team multidisciplinari in Italia e Spagna, mi ha insegnato il valore della collaborazione e l’importanza del rigore tecnico. Oggi guardo al mio percorso con gratitudine e con entusiasmo per ciò che resta da costruire. Il mio profilo si definisce nella passione per la rappresentazione grafica, la padronanza degli strumenti BIM e un’attitudine meticolosa e responsabile in ogni fase. Ma, soprattutto, nella convinzione che l’architettura sia un processo continuo, dove ogni esperienza arricchisce lo sguardo. Le sfide sono occasioni per crescere, e il vero valore dell’architettura sta nella sua capacità di trasformare spazi e vite.

Nel corso della mia carriera come architetto, ho seguito un percorso segnato dalla costante ricerca di apprendimento, dall’adattamento a contesti diversi e dall’impegno verso l’eccellenza in ogni progetto. Nato in Argentina e con radici italiane, la mia formazione e la mia esperienza professionale sono state attraversate da una profonda curiosità per l’architettura e le sue molteplici forme di espressione, che mi hanno portato a lavorare e formarmi in quattro paesi: Argentina, Spagna, Italia e Svizzera.
Dopo aver conseguito il titolo di architetto presso l’Università Nazionale di La Plata, ho deciso di ampliare i miei orizzonti accademici e personali con un master a Valencia. Lì ho avuto l’opportunità di acquisire nuovi strumenti di progettazione e confrontarmi con riferimenti internazionali, esperienze che hanno arricchito la mia prospettiva e consolidato la mia vocazione per il dettaglio e la precisione. Il mio passaggio in studi di rilievo e la collaborazione a progetti di grande impatto, come quelli realizzati con il Prof. Pablo Reynoso — esposti alla Biennale di Venezia — mi hanno permesso di comprendere l’architettura come un linguaggio universale, capace di adattarsi e dialogare con realtà culturali e urbane differenti.

Ogni fase professionale ha rappresentato una nuova sfida: dalla docenza e il mentoring online, che mi hanno dato la possibilità di condividere e moltiplicare il sapere, alla partecipazione a concorsi internazionali, in cui la creatività e la capacità di risposta a problematiche complesse sono state riconosciute con premi in Argentina e in Svizzera. Il lavoro presso studi svizzeri come Cereghetti-Bruni e CPZ, così come in team multidisciplinari in Italia e Spagna, mi ha insegnato il valore della collaborazione e l’importanza del rigore tecnico.
Oggi guardo al mio percorso con gratitudine e con entusiasmo per ciò che ancora resta da costruire. Il mio profilo si definisce attraverso la passione per la rappresentazione grafica, la padronanza degli strumenti BIM e di progettazione digitale, e un’attitudine meticolosa e responsabile in ogni fase del lavoro. Ma, soprattutto, attraverso la convinzione che l’architettura sia un processo di apprendimento continuo, in cui ogni esperienza contribuisce ad arricchire lo sguardo. Continuo a credere che le sfide professionali siano occasioni per crescere, e che il vero valore dell’architettura risieda nella sua capacità di trasformare e migliorare gli spazi e la vita di chi li abita.

Ogni fase professionale ha rappresentato una nuova sfida: dall'attività di formazione e mentoring privato, che mi hanno dato la possibilità di condividere e moltiplicare il sapere, alla partecipazione a concorsi internazionali, in cui la creatività e la capacità di risposta a problematiche complesse sono state riconosciute con premi in Argentina e in Svizzera. Il lavoro presso studi svizzeri come Cereghetti-Bruni e CPZ, così come in team multidisciplinari in Italia e Spagna, mi ha insegnato il valore della collaborazione e l’importanza del rigore tecnico.

Oggi guardo al mio percorso con gratitudine e con entusiasmo per ciò che ancora resta da costruire. Il mio profilo si definisce attraverso la passione per la rappresentazione grafica, la padronanza degli strumenti BIM e di progettazione, e un’attitudine meticolosa e responsabile in ogni fase del lavoro. Ma, soprattutto, attraverso la convinzione che l’architettura sia un processo di apprendimento continuo, in cui ogni esperienza contribuisce ad arricchire lo sguardo. Continuo a credere che le sfide professionali siano occasioni per crescere, e che il vero valore dell’architettura risieda nella sua capacità di trasformare e migliorare gli spazi e la vita di chi li abita.

Orizzonti raggiunti

Argentina

Diploma
Architetto FAU - UNLP
Universidad Nacional de La Plata
2019

Primo premio (collaboratore)
Nuova Sede dell’Ordine degli Avvocati della Provincia di Buenos Aires
Prof. Arch. Guillermo Posik, Prof. Arch. Pablo Reynoso
2013

Terzo premio (collaboratore)
Concorso Nazionale di Idee per la Fiera Olimpica di Buenos Aires
Pr. Arch. Daniel Silberfaden, Pr. Arch. Guillermo Posik, Pr. Arch. Pablo Reynoso
2015

Menzione d’Onore (Co-autore)
Concorso Nazionale per l’Onorevole Legislatura di Mendoza
Arch. Carla Lucia Ruótolo
2017

Collaboratore
Studio Prof. Arch. Pablo Reynoso - La Plata
2012 - 2019

Collaboratore
Studio Arch. Jorge Puglisi - La Plata
2017 - 2019

Nel 2019 ho conseguito il titolo di architetto presso l’Università Nazionale di La Plata (UNLP), in Argentina, dove si è formato il mio primo sguardo critico e progettuale. Durante quel periodo ho collaborato con lo studio del Prof. Arch. Pablo Reynoso, esperienza che ha influenzato profondamente il mio modo di rappresentare e pensare l’architettura. Parallelamente, ho partecipato a diversi concorsi nazionali, ottenendo il primo premio per la Nuova Sede dell’Ordine degli Avvocati (2013), il terzo premio per la Fiera Olimpica di Buenos Aires (2015), e una menzione per la Legislatura di Mendoza (2017), insieme a professionisti come il Prof. Arch. Guillermo Posik, il Prof. Arch. Daniel Silberfaden e la Arch. Carla Lucía Ruótolo. Ho anche collaborato con lo studio dell’Arch. Jorge Puglisi, arricchendo la mia esperienza progettuale.

Nel 2020 ho concluso un postgrado MArch in Architettura Applicata presso la Universidad Europea di Valencia, dove ho anche lavorato presso EstudiHac, lo studio di JM Ferrero, approfondendo l’intersezione tra design e linguaggio visivo.
Nel 2021 mi sono trasferito a Torino per collaborare con lo studio 3BC dell’Arch. Stefano Barale, proseguendo la mia formazione in un contesto europeo.
Negli ultimi anni, il mio percorso si è radicato in Svizzera, dove ho collaborato con lo studio Conte–Pianetti–Zanetta, con cui abbiamo vinto il concorso per il Comparto Scolastico di Lodrino (2022), e successivamente con lo studio Cereghetti & Bruni a Mesocco. Esperienze che hanno rafforzato il mio legame con il territorio alpino e con una pratica architettonica misurata, integrata e consapevole.
Nel 2025 ho partecipato al concorso internazionale Reuse the Abbey, promosso da Reuse Italy, proponendo un intervento architettonico su un’abbazia italiana in rovina. Un’occasione per esplorare il rapporto tra rovina, paesaggio e tempo, attraverso un gesto rispettoso e aperto alla trasformazione.

Spagna

Diploma
MArch Postgrado en Arquitectura Aplicada
Universidad Europea de Valencia
2020

Collaboratore
EstudiHac Disegnatore JM Ferrero - Valencia
2019 - 2020

Italia

Collaboratore
Studio 3BC Arch. Stefano Barale - Torino
2021 - 2022

Partecipazione
Concorso Reuse Italy - Reuse The Abbey
Arch. Ariel Fragosa
2025

Svizzera

Primo premio (collaboratore)
Concorso Comparto Scolastico di Lodrino, Riviera
Studio Conte - Pianetti - Zanetta Architetti
2022

Collaboratore
Studio Conte - Pianetti - Zanetta Architetti - Carabbia
2022

Collaboratore
Studio Cereghetti & Bruni - Mesocco
2023 - 2024